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Mauricio Kagel e il senso dell'interpretazione
di Anne-Marie Turcotte


Mauricio
Kagel
Concerto di vasta portata culturale, sabato 15 maggio al Teatrino della Villa Reale di Monza.
In programma musiche di Mauricio Kagel, una delle personalità più interessanti del panorama musicale internazionale.
Nato a Buenos Aires, residente da anni in Germania, Kagel orienta le sue scelte estetiche verso una visione generale e onnicomprensiva dell'esperienza artistica; la sua produzione sconfinata tocca le formazioni, gli ambiti e i generi più diversi, con un approccio alla dimensione dell'esecuzione spesso legato a una gestualità vicina a forme di metateatro.

E' il caso anche di "Die Stucke der Windrose", ipotetico viaggio attraverso le differenti culture musicali, in un percorso che da geografico si fa musicale, e sottolinea per ogni cultura gli elementi di coesione con tutte le altre.
"Fin dai primi schizzi per questo ciclo di composizioni mi sono riproposto di variare la prospettiva geografica delle mie riflessioni musicali"; così si esprime l'Autore nella presentazione del brano, suggerendo che la risposta a un certo tipo di egemonia culturale di area europea stia nella consapevolezza dell'esistenza di differenti realtà, consapevolezza che può esprimersi anche semplicemente attraverso il gesto.
"Ogni punto dei quattro quadranti Nord, Sud, Est, Ovest richiedeva un'esplorazione complessa. Metterla in musica sempre con lo stesso organico di clarinetto, pianoforte, armonium, 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso, dove soltanto le percussioni mutano strumentazione di brano in brano, rimase una sfida costante nella realizzazione del ciclo."

Il riferimento a culture diverse da quella europea viene visto come elemento ulteriore di riflessione sull'esecuzione musicale in generale, a partire dall'intitolazione "geografica" dei singoli brani del ciclo (Osten, Nordwesten, Norden, Suden), all'utilizzo di strumenti a percussione non tradizionali, fino al ricorso occasionale ad una discreta teatralità: ogni pezzo termina infatti con la contemplazione, da parte degli esecutori, di un punto mobile dello spazio, indicando la direzione della "Rosa dei venti", e forse suggerendo che si possa essere esecutori e spettatori nello stesso tempo. All'interno di questa logica, il ruolo del pubblico cessa di essere passivo per farsi realmente ascoltatore, rendendosi cosciente di un modo di ascoltare che da individuale può farsi collettivo e abbandonando qualsiasi forma di automatismo nell'ascolto.
Non è previsto un ordine preciso per l'esecuzione dei brani, l'idea generatrice risiede proprio nel mutare delle prospettive, in una ricerca molto lontana dalla definizione di un'identità culturale.
Multiculturalismo visto quindi come orientamento etico della Terra e dell'Uomo.

La direzione asciutta ed essenziale di Massimo Testa ha valorizzato l'interpretazione del Divertimento Ensemble, formato da interpreti di prestigio: Maurizio Longoni, clarinetto; Riccardo Balbinutti, percussioni; Maria Grazia Bellocchio, pianoforte; Alessandro Comellato, harmonium; Lorenzo Gorli e Andrea Mascetti, violini; Dezy Herber, viola; Relja Lukic, violoncello; Franco Feruglio, contrabbasso.

Un concerto da ricordare, in una stagione interamente dedicata alla musica contemporanea, affiancata dal corso di direzione d'orchestra tenuto dal Maestro Sandro Gorli.

Anne-Marie Turcotte

Kagel A Kagel B Kagel C

Prossimo appuntamento, sabato 5 giugno 2004:
ore 19.30 suoni nel roseto della Villa Reale (progetto musicale a cura del Divertimento Ensemble)
ore 20.00 "contrappunto enogastronomico"
ore 21.00 concerto del Divertimento Ensemble (musiche di Janacek, Huber, Zinsstag, Dvorak)



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  24 maggio 2004